Mostre alle Gallerie degli Uffizi e a Palazzo Pitti nel 2019

Il 2019 è un anno speciale per Firenze e la sua eredità storico-artistica, dato che si celebreranno i 500 anni dalla nascita e dalla morte di due grandi personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nel passato, nel presente e nel futuro di questa città: la nascita di Cosimo I  e la morte di Leonardo da Vinci, avvenute entrambe nel 1519.

Abbiamo già cominciato a raccogliere tutte le informazioni possibili sugli eventi in programma e sulle mostre organizzate per celebrare l’anniversario della morte di Leonardo, ma questo post è volto a mettere in evidenza le esposizioni speciali alle Galleire degli Uffizi (che comprendono gli Uffizi, Palazzo Pitti e Boboli) nel corso di quest’anno.

Direi di cominciare con le mostre in programma al Museo degli Uffizi , il primo che ospiterà degli eventi già dalla fine di febbraio (ve ne sono altre in corso al museo, dai un’occhiata qui):

GALLERIA DEGLI UFFIZI

ANTONY GORMLEY. ESSERE

Dal 26 febbraio al 26 maggio
Aula Magliabechiana

La nuova area espositiva ospiterà ben 12 opere dell’artista Antony Gormley, mentre altre due saranno esposte tra le collezioni storiche del museo ed un’altra sulla terrazza degli Uffizi, sopra la Loggia de’ Lanzi. Molte di queste opere sono state create di recente appositamente per la mostra, incluse due realizzate lo scorso anno.

OMAGGIO A COSIMO I: i 100 Lanzi del Principe

Dal 6 giugno al 29 settembre
Sala di Levante, primo piano

Molti hanno sentito nominare la famosa Loggia de’ Lanzi, ma sai a cosa o chi la parola “Lanzi” si riferisce? Noi lo abbiamo scoperto grazie a questra mostra speciale, una delle tante dedicate a Cosimo I ed ai festeggiamenti peril 500° anniversario della sua nascita nel 2019. I Lanzi erano, infatti, le guardie del corpo del Gran Duca, una sorta di esercito personale creato sotto Cosimo I che durò fino alla fine della dinastia dei Medici. Attraverso l’osservazione di dipinti, incisioni, disegni, armi ed armature, il visitatore apprenderà informazioni importanti sull’impatto culturale, storico e sociale della famiglia sulla società e sulla vita quotidiana di Firenze nel corso degli anni. Lo scopo principale era quello di salvaguardare la sicurezza personale del Duca e della sua famiglia, motivo per cui appaiono in molte rappresentazioni del sovrano di Firenze, senza che spesso si sappia chi siano.

TUTTI I COLORI DELL’ITALIA EBRAICA: TESSUTI PREZIOSI E STOFFE DALL’ANTICA GERUSALEMME AL PRET-A-PORTER MODERNO

Dal 27 giugno al 27 ottobre
Aula Maglibechiana

La mostra è suddivisa in vari capitoli che mettono in evidenza la relazione tra i tessuti, le stoffe e l’universo ebraico, sia da un punto di vista religioso che profano, che vanno a toccare il mondo della moda e della capacità imprenditoriale nel 18° secolo. 8 sale dedicate ad approfondire gli aspetti sociali e culturali che tessono sapientemente arte e storia, in un intreccio all’interno del quale sono esposte le creazioni in mostra.

I CIELI IN UNA STANZA: SOFFITTI LIGNEI A FIRENZE E A ROMA NEL RINASCIMENTO

Dal  30 agosto al 1 dicembre
Sala Detti e  Sala del Camino

I soffitti lignei sono molto fragili e necessitano di cure costanti. Ne abbiamo, sfortunatamente, avuto prova con il collasso di un soffitto in legno (denominato “Cieli del Rinascimento”) avventuto di recente (lo scorso anno) a Roma. La mostra esporrà, grazie anche all’ausilio di dispositivi multimediali, molti disegni, modelli e progetti di artisti come Sangallo, Vasari (insieme alla sua bottega), Michelangelo, Zucchi ed altri personaggi di spicco che realizzarono questi “cieli lignei” all’interno di palazzi importanti di Roma e Firenze.

PIETRO ARETINO E L’ARTE DEL RINASCIMENTO

Dal 26 settembre al 1 marzo 2020
Aula Magliabechiana

Circa un centinaio tra dipinti, sculture, oggetti di arte applicata, arazzi, miniature e libri saranno esposti con lo scopo di ricostruire la grandezza intellettuale di Pietro Aretino, artista del 16° secolo (1492-1556). Il suo ritratto nella Galleria Palatina è uno dei capolavori del grande Tiziano, pittore molto conosciuto per i suoi ritratti di Papi ed Imperatori. L’Aretino visse durante un’epoca importantissima da un punto di vista storico-artistico, quella del primo cinquecento, influenzandola con le sue straordinarie opere, la stessa epoca in cui vissero amche Michelangelo e Raffaello e durante la quale lavorarono molto a Roma, diffondendo la cultura rinascimentale e la loro genialità artistica in tutta Europa. Cinque sezioni saranno dedicate al racconto della sua vita, dagli esordi tra Arezzo e Perugia, all’arrivo alla corte papale di Roma, fino al suo trasferimento nel nord Italia, prima a Mantova e poi a Venezia.

PALAZZO PITTI

ANIMALIA FASHION

Dall’8 gennaio al 5 maggio
Museo della Moda e del Costume

Questa mostra è stata ideata per far vedere come il mondo della moda si ispiri al mondo animale non solo nel design degli abiti, ma anche in quello degli accessori e dei gioielli. In particolare, i curatori della mostra hanno selezionato insetti, pesci, uccelli, conchiglie ed animali in genere, sia comuni che rari, e che arricchiscono, spesso diventandone i protagonisti, esempi ed oggetti contemporanei (dal 2000 al 2018)  creati dagli stilisti più famosi ma anche da alcuni emergenti, come forma di arte creativa ed omaggio alla bellezza di questo mondo, un modo per esprimere la loro stessa meraviglia nello scoprire le sue innumerevoli sorprese.

KIKI SMITH. WHAT I SAW ON THE ROAD

Dal 16 febbraio al 2 giugno
Galleria di Arte Moderna

Questa è un’esposizione persnale dedicata a Kiki Smith, artista contemporanea e femminista che riesce a fondere tecniche tradizionali – terracotta, tessuti, incisioni – con la moderna tecnologia digitale. La mostra è focalizzata su 12 arazzi e sculture che portano all’evidenza le tematiche legate al corpo femminile in voga soprattutto negli anni 90, ma anche tematiche più recenti e relative alle relazioni tra uomo, natura e cosmo.

“IL CARRO D’ORO” DI JOHANN PAUL SCHOR. L’EFFIMERO SPLENDORE DEI CARNEVALI BAROCCHI

Dal 20 febbraio al 5 maggio
Galleria Palatina, Sala delle Nicchie

In epoca barocca, i festival erano pensati per metter in mostra la magnificenza e l’immaginazione degli artisti locali e dei loro mecenati con la creazione di splendidi carri da sfilata, feste in maschera e sorprese per chi partecipava a far festa. Ecco cosa esporrà questa mostra, il cui punto focale sarà il dipinto di Johann Paul Schor che celebra il Carnevale di Roma del 1664, acquisito dal Museo nel 2017 per il futuro Museo  delle Carrozze di Palazzo Pitti, il cui rinnovamento non è ancora, però, stato completato. Il dipinto, di conseguenza, si trova in mostra con le altre opere volte ad esaltare la magia del carnevale, con i suoi eccessi e tradizioni del 17° secolo.

LESSICO FEMMINILE. LE DONNE TRA IMPEGNO E TALENTO 1861-1926

Dal 7 marzo al 26 maggio
Galleria di Arte Moderna

Si tratta di un’importante esposizione dedicata alle artiste italiane del periodo a cavallo tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, dall’epoca dell’Indipendenza Italiana fino al 1926, anno in cui Grazia Deledda vinse il premio Nobel per la letteratura. Le opere in mostra rendono omaggio ai numerosi talenti dell’epoca, da quelli dalle umili origini fino quelli in campo scientifico, e mostra, al tempo stesso, un interessante caleidoscopio di ciò che l’universo femminile è in grado di creare nel momento in cui lascia le mura domestiche per immergersi – anima e coprpo – in ciò che più lo aggrada ed interessa. La mostra si sviluppa, ovviamente, lungo un filone artistico ma serve anche come riflessione storica per il visitatore che attraversa le varie sale della Galleria di Arte Moderna.

TONY CRAGG

Dal  7 maggio al 13 ottobre
Giardini di Boboli

I Giardini di Boboli ospitano questa volta le opere di un altro artista internazionale contemporaneo, Tony Cragg (Liverpool, 1949). L’artista vive in Germania dal 1977, dove ha inaugurato il Waldfrieden Sculpture Park, un luogo dove l’universo della scultura contemporanea dialoga con la natura. La mostra di Boboli è una sorta di prosecuzione di questa conversazione tra l’artista ed i suoi riferimenti alle macchine, al futurismo ed al minimalismo inseriti in un contesto puramente naturale, mentre il visitatore passeggia per il parco e si imbatte nelle sue opere, in un luogo universalmente riconosciuto come un capolavoro architettonico dei giardini all’italiana rinascimentali.

OMAGGIO A COSIMO I: UNA BIOGRAFIA TESSUTA, GLI ARAZZI IN ONORE DI COSIMO I

Dal 6 giugno al 29 settembre
Sala Bianca e Sala delle Nicchie

Una seconda mostra dedicata al 500° anniversario della nascita del Gran Duca di Toscana, focalizzata su 8 arazzi realizzati dall’Arazzeria Medicea e raffiguranti alcune scene di eventi storici importanti della sua vita, a partire dalla sua ascesa al potere nel 1537 fino alla conquista di Siena, all’ampliamento di Palazzo Vecchio ed alla costruzione degli Uffizi, oltre ad altri importanti momenti storici resi immortali sul tessuto. La serie è una sorta di “biografia tessile” creata per la Sala di Saturno di Palazzo Pitti – cuore del potere politico del Granduca all’interno del palazzo, da Ferdinando II per legittimare il suo ruolo e, al tempo stesso, rendere omaggio al suo predecessore.

OMAGGIO A COSIMO I: IL VILLANO E LA SUA BOTTICELLA. DIVERTIMENTI NEL NUOVO GIARDINO

Dal 6 giugno al 29 settembre
Sala delle Nicchie

Si tratta della prima statua acquistata da Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, nel 1550 per i nuovi giardini dietro al palazzo di famiglia, Palazzo Pitti, che sarebbero ben presto divenuti un modello per tutti gli altri palazzi reali d’Europa. La statua, recentemente restaurata, è stata realizzata da Giovanni di Paolo Fancelli entro l’anno 1557 e basata su un disegno di Baccio Bandinelli; rappresenta la porta di ingresso per il visitatore al palazzo ed ai suoi giardini, ma soprattutto un modo per introdurlo alle origini della residenza reale, che la coppia ha saputo plasmare a proprio piacimento con grande maestrìa.

MOSTRA PITTI UOMO A GIUGNO – NESSUN TITOLO ANCORA

11 giugno – 29 settembre
Museo della Moda e del Costume

Quest’anno ricorrerà il trentesimo anniversario di Pitti Immagine a Firenze, una fiera che ogni anno, a gennaio e giugno, attrae visitatori da ogni parte del mondo per gli eventi speciali dedicati al mondo della moda. La mostra è ancora in fase di programmazione, per cui i dettagli più specifici dell’evento non sono ancora disponibili, ma dovrebbe essere focalizzata sull’impatto commerciale che la mostra ha avuto – ed ha – sulla città di Firenze negli ultimi tre decenni.

COSTRUIRE UN CAPOLAVORO: LA COLONNA TRAIANA

Dal 18 giugno al 6 ottobre
Giardino di Boboli

La colonna Traiana di Roma fu concepita per celebrare le vittorie militari dell’Imperatore romano Traiano, ma in realtà è molto di più: si tratta anche di un monumento alla conoscenza tecnologica ed ingegneristica dell’Impero Romano. La mostra ricostruisce le varie fasai di realizzazione dell’opera, dal taglio dei pezzi di marmo a Luni al trasporto a Roma ed al loro assemblaggio. I 17 pezzi del corpo principale pesavano ciascuno dalle 20 alle 30 tonnellate, mentre il capitello circa 40. Ma ciò che molti non sanno è che all’interno della colonna c’è una scala! La mostra si compone di ritrovamenti archeologici, ricostruzioni multimediali e modelli volti a dimostrare come la colonna, nel corso dei secoli, abbia ispirato numerosi artisti ed architetti nelle loro opere.

PLASMATO DAL FUOCO: LA SCULTURA IN BRONZO NELLA FIRENZE DEGLI ULTIMI MEDICI

Dal 18 settembre al 12 gennaio 2020
Tesoro dei Granduchi

Attraverso un’attenta selezione di opere, la mostra offre una visuale completa dell’arte della scultura in bronzo durante l’ultimo periodo dei Medici come signori di Firenze e della Toscana. A partire dalle opere del Giambologna, della sua bottega e di altri artisti del periodo, la selezione esposta tende a porre l’attenzione sui capolavori realizzati su commissione diretta della corte medicea o ad essa legati in qualche maniera. La scultura in Toscana divenne una delle più importanti d’Europa a quei tempi, rinnovata da Giovan Battista Foggini e Massimiliano Sldani Benzi. Dalle loro opere si sviluppò la rinascita della scultura bronzea e i capolavori di molti altri artisti locali in esposizione mostreranno ciò che nel resto d’Europa si provò  a copiare ed a fare.